Carissimi,
mi presento, mi chiamo Monia e la mia ultima passione è la Kinesiologia Applicata. Ve ne parlerò brevemente senza annoiare…spero nessuno.
Nasce verso i primi anni del 1960. Il dottor George Googheart, un chiropratico di Detroit, nel Michigan, osservò che molti muscoli risultavano deboli, anche senza atrofia o altri motivi apparenti di debolezza. Con ulteriori indagini e con l’aiuto di altri colleghi chiropratici, scoprirono numerosi motivi per i quali tali muscoli restavano deboli. Da qui in poi possiamo parlare di Kinesiologia Applicata come vera e propria scienza. Attraverso il test muscolare, ossia una forza esercitata alla quale il soggetto deve opporsi, ci permette di interrogare il corpo umano sullo stato di salute e di ricevere risposte adeguate al fine di curare i vari disturbi che affliggono quotidianamente le persone.
Il test muscolare, in parole semplici, consente al Kinesiologo di capire se è intollerante ad un alimento o se un organo è in disequilibrio, di comprendere se un farmaco gli è dannoso, se allergico a sostanze, se affetto da stati tossici, se una terapia è efficace o meno, se vi sono problemi di natura biochimica o problematiche al suo apparato scheletrico, e molte altre informazioni.
Capire e parlare il linguaggio del corpo e decifrarne i messaggi non è assolutamente semplice e ancora più difficile è evitare che i sintomi e disturbi diventino malattia. Partendo dal presupposto che il corpo non mente mai, nel momento in cui la forza applicata al test muscolare varia, possiamo affermare che lì si cela un problema. Tutto ciò è reso possibile dall’aiuto delle fiale test, le quali contengono fitocomplessi mirati alla risoluzione del sintomo. Parlo ovviamente di una metodologia di prevenzione alternativa, un approccio completamente diverso che non va a sostituire nessuna cura farmacologica, ma con l’aiuto della fitoterapia aiuta e sostiene il corpo per le sue funzioni fisiologiche base.
Il termine “fitoterapia” deriva dal greco .“phytos” che significa “pianta”, ma allo stesso tempo “creatura”: è curioso come questo duplice significato nasconda un concetto così profondo. La radice della parola “phytos”, infatti, deriva dal verbo “phyto” ossia generare ed essere generati, indica il processo di fertilità e della creazione.
Questa premessa ci fa capire come la fitoterapia sia stata interpretata nel corso della storia e come la terapia delle piante medicinali utilizzata a scopo farmacologico.
Già nel medioevo infatti le piante venivano utilizzate nel trattamento di molti disturbi e per alleggerire le sofferenze dei malati. Pur non
conoscendo le ragioni scientifiche dell’efficacia, o almeno non tutte, anche i nostri antenati la praticavano, seppur in modo semplicistico rispetto all’attuale.
I rimedi naturali venivano tramandati di generazione in generazione, rappresentando un patrimonio di esperienze allo scopo di mantenere il corpo in salute.
Oggi, il ricercatore, dopo aver raccolto le informazioni e le caratteristiche che ogni pianta porta con se, può individuarne l’effetto terapeutico.
Nasce così il Fitocomplesso, cioè l’insieme di più principi attivi estratti direttamente dal vegetale che ne determinano l’azione.
L’aiuto della natura e il test muscolare sono i due punti cardini della Kinesiologia Applicata. Il corpo umano, macchina assolutamente perfetta e altrettanto complicata, non può non includere nel suo insieme la parte somatica che ci porta ad essere quello che siamo. Nell’insieme della nostra visione possiamo parlare del triangolo della salute, ossia il nostro organismo rappresentato dalla somma di tre elementi essenziali; l’elemento strutturale, l’elemento biochimico e l’elemento psichico.
Dobbiamo pensare a ciò come un triangolo equilatero, dove la base rappresenta la Struttura, un lato la parte Biochimica, e l’altro la parte Psichica o Mentale.
La salute dell’organismo è retta dall’equilibrio di questi tre fattori. E’ fondamentale interpretare al meglio i segnali che il corpo invia da ogni lato del nostro triangolo, senza intralciare il lavoro di autoriparazione del corpo stesso. Capire quindi la causa del disturbo, da quale lato ha origine e come può influenzare gli altri due lati.
Albert Einstein, e come esso molti altri scienziati, mandò in frantumi la teoria dell’universo newtoniano asserendo che gli esseri umani non sono “isole” a sé stanti, ma siamo fatti di campi energetici che ci connettono a tutto il creato.
L’energia può essere definita come un “insieme di informazioni in movimento”.
Questa sintetica descrizione sottende in realtà qualcosa di incredibilmente complicato. Significa che tutto ciò che fa parte di noi, persino i nostri pensieri, i nostri segreti impercettibili, e il pulsare degli atomi al nostro interno, comunicano ad un livello stupefacente.
Tutto è energia.
Tutti coloro che sono coinvolti nell’aiutare e guarire le persone, sono specializzati nel rintracciare, diagnosticare e smuovere le energie, quelle visibili e quelle invisibili. Entrambe costituiscono la malattia e portano
allo squilibrio, ma allo stesso tempo compongono i mattoni del benessere e della salute.
Le giornate abitudinarie e sempre veloci hanno portato cibi poveri di nutrienti e di bassa qualità. Siamo proiettati verso l’inattività e la sedentarietà. Ma l’essere umano si nutre anche di luce solare, delle relazioni, di emozioni, di forme-pensiero e di spiritualità.
Sappiamo tutti quanto un pensiero negativo o una preoccupazione influisce negativamente sulla salute.
Abbiamo diverse armi a mio avviso per prevenire ma anche per aiutare il corpo e la mente a stare bene.
L’amore verso se stessi è un obbligo, non una scelta. La Kinesiologia Applicata è tutto questo.
Monia Verardi